i giullari

Luca Zaia e Attilio Fontana

Luca Zaia e Attilio Fontana, rispettivamente, presidente della regione Veneto e presidente regione lombardia , si sono scagliati contro il premier Giuseppe Conte reo a loro giudizio di fare “melina” per quanto riguarda l’approvazione della legge sull’autonomia delle regioni.

AUTONOMIA da sempre il sogno leghista, era il leitmotiv di Umberto Bossi (fondatore del partito) che al grido di SECESSIONE inebriava i suoi sostenitori.Ma a quel tempo la lega non godeva di quel consenso che ha oggi, era soltanto la stampella di Forza Italia, e che nel 2013 era scesa al 4% dei consensi, a causa anche degli scandali economici che coinvolsero tutta la famiglia Bossi e altri esponenti di spicco della lega come Rosi Mauro,Roberto Calderoli, e Francesco Speroni.(ricordiamocelo).

LA RINASCITA della lega si chiama Matteo Salvini, che prende in mano il partito nel 2013 e il destino gli sorride, gli alleati sono gli stessi, ma l’età avanzata dell’ex cavaliere Berlusconi, gioca a suo favore, e lo porta ad essere il leader del centrodestra.

AL GOVERNO Anche qui la “sorte” gli sorride, la sciagurata gestione degli immigrati da parte del governo targato PD/Renzi gli fa prendere la palla al balzo per diventare un partito nazionale. La lotta alle navi ONG gli fa esplodere i consensi, tanto da sovvertire le percentuali di inizio governo.https://www.ilfattoquotidiano.it/

L’OCCASIONE fa l’uomo ladro si dice.Ecco allora visti i grandi consensi ottenuti, rispolverare la vecchia identità, ovvero quella tanto sognata autonomia adesso la si può pretendere, e i paladini di questo grande sogno sono i presidenti leghisti più amati dalle loro regioni, Zaia e Fontana che soffiano sul collo di Salvini, per staccare la spina a questo governo se non verranno accontentati.

AUTONOMIA DIFFERENZIATA. Questa in pratica è la maschera presentata dalla lega, che di fatto vuole tenere per se il grosso degli introiti fiscali prodotti dalle regioni Lombardia e Veneto. Certo “facciano” pure si potrebbe dire, ma il futuro non si chiama cemento fino alle orecchie, ( TAV Pedemontana ecc) ma ecologia, e il sud se sviluppa il turismo, potrebbe prendersi la rivincita..

Pubblicato da Panozzo Enrico Omar

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